lunedì 9 giugno 2008

BULLI E PUPI: L'INFANTILISMO ONNIPOTENTE PRODOTTO DALL'EDUCAZIONE "ANTI-AUTORITARIA"

Due articoli su bullismo e dintorni: un commento di Michele Serra su "Repubblica" ai saturnalia di fine anno scolastico (SE LA VIOLENZA DIVENTA NORMALE http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=ICR05&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1) e un articolo sul "Tempo" che dà conto di una ricerca del centro studi dell'Associazione matrimonialisti: RAGAZZI BULLI E VIOLENTI PER COLPA DEI DIVORZI (http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=ICQGZ&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1). Nell'analisi degli avvocati matrimonialisti non convince il riferimento alla litigiosità e alla strumentalizzazione dei figli come spiegazione del bullismo, per quanto possa farne parte. C'è un fenomeno più generale, già denunciato dieci anni fa dalla psicoterapeuta Giuliana Ukmar in Se mi vuoi bene dimmi di NO, che è quello dei ragazzi cresciuti senza regole e limiti e diventati per questo piccoli tiranni "onnipotenti" e infelici. Spesso la separazione, con i sensi di colpa che ne seguono, agisce nel senso di incentivare i comportamenti permissivi, soprattutto nei padri, quelli che in genere hanno meno tempo per vederli e sono portati a pensare che accontentare i figli in tutto sia un mezzo per ottenerne l'affetto. L'esperienza dimostra che non è affatto così.

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