lunedì 16 giugno 2008

IL MINISTRO SULLE ASSUNZIONI e TRE ARTICOLI SULLA SCUOLA SERIA

Quattro articoli dalla Rassegna stampa di oggi del Ministero della pubblica Istruzione: una risposta del Ministro al professor Giavazzi (ma siamo ancora piuttosto sul vago) e tre interventi sulla "fine del buonismo" di Zecchi, Niffoi e Fioroni, che rivendica (giustamente) il merito della svolta sui debiti formativi. Certo qua e là qualche affermazione non è condivisibile e qualche contraddizione c'è. Ma anche solo un paio d'anni fa questo clima "antibuonista" non c'era e pochi avrebbero scommesso che sarebbe arrivato. (GdF)

GELMINI: PROF E ASSUNZIONI, CONCORSI TROPPO RIGIDI di Lorenzo Salvia (“Corriere della Sera”)

http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?go=Articolo+precedente&numart=IFA6G&tipcod=0&numpag=1&maxpag=1&tipimm=1&defimm=0&titolo=&tipnav=1

CHE BELLO, QUEST’ANNO CI SONO TANTI BOCCIATI di Stefano Zecchi (“Il Giornale”)

http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?go=Articolo+successivo&numart=IF9PK&tipcod=0&numpag=1&maxpag=1&tipimm=1&defimm=0&titolo=&tipnav=1

«E’ FINITA L’ERA DEL BUONISMO: NON POSSIAMO FORMARE ASINI» intervista a Salvatore Niffoi di Eleonora Barbieri (“Il Giornale”)

http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?go=Articolo+precedente&numart=IF9OM&tipcod=0&numpag=1&maxpag=2&tipimm=1&defimm=0&titolo=&tipnav=1

« MIGLIAIA DI RIMANDATI? TUTTO MERITO MIO» intervista a Giuseppe Fioroni di Antonella Rampino (“La Stampa”)

http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?go=Articolo+successivo&numart=IFA7Y&tipcod=0&numpag=1&maxpag=2&tipimm=1&defimm=0&titolo=&tipnav=1

1 commento:

karthur ha detto...

I miraggi (o le traveggole?) dell’ex ministro Beppe Fioroni

di Vincenzo Pascuzzi

Beppe Fioroni era rimasto praticamente del tutto sordo e silente negli ultimi mesi del suo mandato in particolare riguardo a due questioni importanti: 1ª) le richieste di revoca o, almeno, di emendamento dell’OM 92 e 2ª) la programmata immissione in ruolo per l’a.s. 2008-09 della 2ª tranche di 50.000 docenti precari.
Contro l’OM 92 infatti erano partite numerose critiche motivate da Collegi Docenti, Presidi, Sindacati, erano stati fatti anche scioperi, ma Fioroni rimase fermo, impassibile, come di marmo. L’assorbimento dei precari era quasi un atto dovuto e necessario per migliorare il funzionamento della scuola e per mantenere quanto promesso e sbandierato. Nulla di fatto.

Ora, il 16 giugno scorso, Fioroni – non più ministro - del tutto inaspettatamente, rompe il silenzio con una presuntuosa intervista alla Stampa di Torino: “Fioroni "Migliaia di rimandati? Tutto merito mio" (1) si compiace e si attribuisce il merito del calo dei debiti scolastici dal 40% al 25%. L’ex ministro, tra l’altro, così si esprime:

“I ragazzi che accumulavano debiti formativi erano il 40%. Una cifra spaventosa. Evidentemente la risposta alla correzione di rotta c'è stata: significa che i ragazzi hanno studiato di più già nel secondo quadrimestre. Si sono rimboccati le maniche e questo va nella direzione giusta, era il risultato che mi ero prefisso”

"E’ tutto merito mio se ora nelle scuole si studia di più.”

“ … se in una classe di venti alunni oltre la metà è stata rimandata, poniamo, in matematica, vorrà dire che c’è anche un problema di professore. E i professori devono essere riqualificati, con aggiornamento professionale adeguato, rimettendosi a studiare davvero anche loro.”


Sul sito del Consorzio AetnaNet, Silvana La Porta, già il giorno dopo, ha replicato e puntualizzato efficacemente alle affermazioni dell’ex ministro con la nota “Fioroni: Ecco come ho salvato … la scuola italiana” (2).

Essenzialmente la collega siciliana osserva che non ha senso confrontare il 42% dei debitori dell’anno scorso con il 25% (ancora stimato) dei giudizi sospesi di quest’anno essendo le due normative del tutto diverse. Su questo punto non si può che concordare in pieno!

Forse potrebbe essere ancora utile precisare e approfondire alcune questioni, non tanto per replicare ulteriormente a Fioroni, ma in quanto la situazione di crisi e difficoltà della scuola italiana permane ancora intatta e bisognerà pure cominciare ad affrontarla seriamente e realmente.

Limitiamoci, per ora, ad approfondire le due percentuali, cioè il 42% del 2006-07 e il 25% del 2007-08.

Nel comunicato stampa MPI del 31 luglio 2007 e nei suoi allegati (3) intanto non risulta 42% ma 41%. Poi questa percentuale non è riferita a tutta la popolazione scolastica ma solo all’86,3% dei promossi che risultano appunto così ripartiti: 59% senza debiti e 41% con debiti. Lo stesso ex ministro ci informa che solo il 25% dei debitori poi salda e quindi il 75% no.

Allora se moltiplichiamo:

86,3% promossi x 41% con debiti x 75% non saldati = 26,5% (sostanzialmente identico al 25% dei giudizi sospesi di adesso)

86,3% promossi x 41% con debiti x 25% saldati = 8,8%

Le conclusioni sono o, meglio, la mia interpretazione è che:

1) Le scuole, i consigli di classe hanno sostanzialmente condonato i debiti all’8,8% di alunni che con la precedente normativa li avrebbero sicuramente o probabilmente saldati.

2) Le scuole, i consigli si classe hanno formalizzato (alcuni, non tutti) i debiti al 26,5% di alunni che con la precedente normativa non li avrebbero saldati. Anche con la nuova normativa questi debiti non verranno saldati nella sostanza, ciò non è possibile se non in minima parte. Questi debiti verranno condonati (dovranno esserlo) a luglio, ad agosto o ai primi di settembre. La sospensione del giudizio è una specie di inutile e costosa penitenza (come nei giochi di gruppo) per gli alunni, per le loro famiglie e per i docenti.

3) La preparazione degli alunni è peggiorata. Siamo tornati agli esami di riparazione a settembre che 13 anni fa vennero sostituiti (ma purtroppo senza successo) appunto perché inutili.

4) L’ex ministro Fioroni ha sbagliato i suoi calcoli e cerca di vantarsene.

5) Ma allora era proprio necessario il bailamme innescato dall’OM 92?


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(1) http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scuola/grubrica.asp?ID_blog=60&ID_articolo=691&ID_sezione=255&sezione=#

(2)
http://www.aetnanet.org/modules.php?name=News&file=article&sid=11121

(3)http://www.pubblica.istruzione.it/ministro/comunicati/2007/310707.shtml