lunedì 23 marzo 2009

SUL 5 IN CONDOTTA DECIDONO LE SCUOLE

Il nuovo schema di regolamento sulla valutazione delle materie e della condotta è molto diverso da quello che fu liquidato da Mariastella Gelmini all’indomani della sua emanazione. Purtroppo nella normativa nostrana per capirci qualcosa bisogna destreggiarsi tra un frasario involuto e una selva di rimandi a commi e articoli di leggi, decreti e regolamenti (ma possibile che non si possa almeno coordinare il tutto in un testo unico?).
Tuttavia sembra assodato che toccherà a ciascuno degli undicimila istituti italiani stabilire un criterio in base al quale un consiglio di classe potrà far ripetere l’anno a un allievo a causa del suo comportamento. Certamente sarebbe stato preferibile stabilire un indirizzo uniforme a livello nazionale, ma si tratta comunque di una tappa di grandissima importanza verso una scuola che educhi sul serio alla responsabilità.
Il testo dice: “La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale è decisa dal consiglio di classe nei confronti dell’alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell’articolo 4, comma 1," dello Statuto degli studenti “e al quale si possa attribuire la responsabilità” di comportamenti di particolare gravità (quelli previsti dai commi 9 e 9-bis dell’articolo 4 dello Statuto) o che comunque “violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell’articolo 3” del medesimo Statuto (Doveri degli studenti). Questi tre commi recitano:
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola
.”
La norma è tutt’altro che cristallina. Vedremo come verrà interpretata e applicata dalle scuole.

Il testo integrale dello schema di regolamento.

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