giovedì 17 dicembre 2009

FORMAZIONE PROFESSIONALE: FARE COME A TRENTO?

Il "Corriere del Trentino" pubblica oggi un articolo sulla nuova situazione della scuola secondaria in quella provincia, la cui amministrazione autonoma ha abolito gli istituti professionali, creando così un sistema a tre rami: liceale, tecnico e professionale. Una riforma su cui dovrebbero riflettere anche molte altre regioni e soprattutto la Toscana, in cui si insiste su una svalutazione di fatto della scuola "più orientata ad acquisire competenze pratiche che teoriche", come si legge nel testo. Ma dovrebbe rifletterci anche il ministro Gelmini, i cui istituti professionali riformati non si differenziano molto da quelli che dovrebbero sostituire; i quali producono attualmente un enorme numero di ripetenze e di abbandoni, insieme a una crescente difficoltà nel "tenere la classe" da parte dei docenti. Un vero cambiamento avrebbe dovuto comportare una chiara prevalenza dei laboratori e degli stage sulle materie teoriche. Una reale uguaglianza delle opportunità si potrà realizzare solo dando pari dignità alla formazione professionale.
Chi volesse saperne di più sulle caratteristiche di questi percorsi nel Trentino, può leggere una guida orientativa preparata dall'assessorato alla pubblica istruzione.

(GR)

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