venerdì 20 aprile 2012

DUE POSTILLE SUI COMPITI A CASA

Alle due note sui compiti a casa e ai  numerosi, sensatissimi commenti che ne sono seguiti, aggiungiamo due interventi: quello su “Left” di Giuseppe Benedetti, docente del Liceo Tasso di Roma (già citato su questo blog per un bell’articolo sulle occupazioni), che tra l’altro sottolinea il pressappochismo con cui il problema è stato trattato dagli organi di informazione; e quello di Valerio Vagnoli (Pochi fatti, molta demagogia). 

1 commento:

LUKE ha detto...

Ogni volta che la stampa si occupa di scuola lo fa strizzando gli occhi al pubblico dei lettori medi,quella maggioranza di genitori che è mediamente ignorante nelle conoscenze,mediamente ignorante in etica ma che niccianamente vuole fortissimamente vuole solo il pezzo di cartas, la promozione ,il "benessere" a prescindere. Ho sempre detto ai miei utenti che se vogliamo far solo divertire i giovani allora dobbiamo abbattere le scuole e costruirci sopra un "Aquafan" con tanto di taboga panoramico e al posto delle discipline introdurre gare di rutti, di calcetto,di turpiloquio, di svaccamento , di dolce far niente chiassoso.
Credo però che la prepotente forza dei processi sociali, che portano inesorabilmente verso il peggio inimmaginabile, non sia arginabile nè tantomeno invertibile. La fatica del concetto, l'affinamento del lessico e della semantica,l'impadronimento di funzioni e processi razionali ,ohimè ,costa troppa fatica ad una gioventù disabituata fin dall'infanzia a non conoscere le parole sacrificio, dedizione, costanza, progetto di vita, probità, rettitudine. Lo sviluppo e l'affinamento delle proprie facoltà, in un mondo che permette notorietà,fama , fortuna e potere ai più disamanti e incolti esseri umani, appare oltre che risibile anche nocivo. Fosse tolto l'obbligo scolastico costrittivo, un buon tre quarti degli studenti, benedetti dalle famiglie, se ne fregherebbe della scuola. In tale situazione MA TI PARE CHE VOGLIANO STUDIARE A CASA IN AUTONOMIA ?